top of page

Il Comune di Partinico è situato nella parte centro-orientale della provincia di Palermo, al confine con quella di Trapani, alle pendici di monte Gradara, nella valle del fiume Nocella.
Sorge su una vasta zona pianeggiante e ben collegata da un'arteria autostradale facilmente raggiungibile dal centro del paese.
La sua origine antica è testimoniata dai reperti archeologici greci e romani della zona. Le attestazioni documentate certe a proposito del primo nucleo abitato, seppur esigue, risalgono al periodo medievale, quando al potere arrivarono i Normanni. Le vicende storiche che contraddistinsero l'antico borgo sono prive di eventi e pagine memorabili ma è noto che nel XIII secolo l'abitato fu distrutto a causa della guerra scoppiata tra Angioini e Aragonesi.Nel 1600, il feudo entrò a far parte del Demanio Regio. Ottenne l'autonomia amministrativa come Comune nel XIX secolo.
Nel '700 con l'arrivo dei Borboni e la cacciata degli Austriaci dall'isola, l'Abbazia di Altofonte, "commendataria" sin dal XV secolo, continuò ad amministrare il territorio di Partinico mediante i suoi abati che cercarono di aumentare i loro profitti attraverso la rivalutazione dei feudi dati in enfiteusi e l'introduzione di nuove tasse sui frutti prima esenti.Il 16 maggio 1860 la popolazione si ribellò vittoriosamente contro le truppe borboniche che tentavano il saccheggio del paese: l'episodio è ricordato come l'Eccidio di Partinico.
Partinico è un antico borgo, famoso per la sua agricoltura. Infatti, è uno dei più grandi produttori di gustosissima uva da mosto, di vari ortaggi, di frutta coltivata nelle grandi serre, di mandorle e di olive. Vanto dell'artigianato locale è la lavorazione del legno e del ferro battuto.
Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei più disparati comparti.
TERRITORIO
LA REAL CANTINA BORBONICA
Questa straordinaria costruzione, unica in Sicilia per tipologia e caratteristiche, si trova alla periferia del paese, lungo la strada per San Cipirrello. Profugo da Napoli a Palermo, Ferdinando I, Re delle Due Sicilie, dopo avere acquistato le terre e una casina da Francesco del Castillo, Marchese della Gran Montagna, nel 1800 incaricò il Cav. Felice Lioj, Intendente della Real Commenda, di acquistare le terre di contrada Crocifisso, del Capo dell'Acqua o Cuba e della Montagna di Cesarò, che costituiranno il cosiddetto "Real Podere di Partinico", esteso ben 80 salme. Fra il 1880 e il 1802 fece costruire la cantina in contrada Crocifisso, sotto la direzione dell'architetto regio Carlo Chenché con la collaborazione del partinicese Giuseppe Patti.
Sorta come "Incantina di vino, liquori ed olii" con annesso "fondaco bettola e locanda", costituiva il centro di raccolta e di vendita dei prodotti dell'Azienda reale, ma nello stesso tempo punto di riferimento per i proprietari delle masserie, ricadenti nella mensa arcivescovile di Monreale per il pagamento dei canoni fiscali.





bottom of page