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Il 24 Giugno, per Trappeto, è un giorno molto importante e sentito da tutta la popolazione. Si festeggia, infatti, la tanto auspicata elezione a Comune Autonomo da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La storia di Trappeto risale al lontano 25/03/1307. Quel giorno, festa dell’Annunziata, il re Federico II D’Aragona donò all’Abbazia di S. Maria di Altofonte la foresta di Partinico, ritenendo per se la parte marittima, per un tiro di balestra dal bagnasciuga che coprì circa 800 ha.
Quel territorio era conosciuto come Terre delle Balestrate, diviso a sua volta nei feudi di Sicciara, così detta per l’enorme quantità di seppie che vi si pescava, e Trappeto dove si svolgeva in particolare la macina dello zucchero, Trappetum Cannamelarum.
Quando, il 29/03/1920 il re Ferdinando di Borbone, con proprio decreto, elevò la borgata di Sicciara a Comune Autonomo col nome di Balestrate, gli abitanti di Trappeto (che, invece, fu dichiarato frazione del Comune di Balestrate) cominciarono una lunghissima battaglia per essere riconosciuti Comune Autonomo. Questa aspirazione rimase a lungo frustrata fino al 24 Giugno 1954.
Dal Giornale di Sicilia di quel tempo si può percepire quale fu la reazione della popolazione alla notizia della dichiarata autonomia: “La cittadinanza ha appreso la tanta attesa notizia manifestando la propria gioia ed il proprio entusiasmo e, riversandosi per le vie del paese, ha voluto dedicare tutta una giornata alla celebrazione dello auspicato evento. Spari di mortaretti, inni e marce suonate dal complesso musicale di Borgetto, balconi ornati di fiori e palme […..] contribuivano a rendere il paese particolarmente gaio e festante”.
Da allora, tutti gli anni la cittadinanza festeggia la ricorrenza con una sentita e partecipata festa che allieta il territorio con musiche, balli e degustazioni dei prodotti più rappresentativi.
TRADIZIONE - Trappeto







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